La fotografia di moda
Oltre dieci anni dedicati alla fotografia di moda a Roma, decine di migliaia di foto pubblicate, più di mille copertine sulle riviste più importanti per i creatori di moda più famosi in un periodo, gli anni ’60, di grandissima creatività.
Sandro Morriconi fu il primo a pubblicare in Italia un servizio sulla minigonna, sul settimanale "Gioia" di Rusconi. Sembra una semplice curiosità, ma invece fu il primo servizio dedicato a un avvenimento che avrebbe completamente rivoluzionato il modo di vestire e di vivere, il segnale più clamoroso di un fatto storico: la donna diventa padrona del proprio corpo, liberandosi dalla schiavitù di obblighi e tradizioni. Eppure la didascalia delle foto, scritta dalla redazione, diceva: "Una stranezza che arriva dall'Inghilterra, finirà presto"… e invece cambiò tutto.
In Italia Sandro fotografava i modelli di Valentino, Irene Galitzine, Mila Schön, Schuberth, Balestra, le Sorelle Fontana, Ted Lapidus, Balmain, Centinaro, Rocco Barocco. È stato fotografo e amico personale di Emilio Pucci. Ha fotografato le grandi “top model” degli anni ’60 come Mirella Petteni, Benedetta Barzini, Tilly Tizzani, Astrid Schiller, Barbara Bach, Jill Kennington ed è stato fotografo di cantanti e personaggi dello spettacolo come Ornella Vanoni, Patty Pravo, Scilla Gabel, Anna Moffo e Vittorio Gassman.
In quegli anni, nel campo della fotografia di moda c'era tutto da inventare. Le fotografie erano false, ferme, artificiali ma con Sandro le cose cambiarono. Fu il primo a usare i flash elettronici, anche in studio, e le Nikon con il motore, più leggere, pratiche e veloci da usare per fotografare le modelle anche all’aperto, in movimento.
La moda stava cambiando perché il modo di vivere stava cambiando e Sandro cambiò il modo di fotografare la moda, così com'era cambiato il modo di farla.